Un po' di storia

Il Centro è un’associazione senza scopo di lucro fondata il 6.11.1985 e riconosciuta persona giuridica attraverso l’approvazione del suo Statuto con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 001374 il 4 settembre 1987.

La finalità prioritaria del Centro è stata la diffusione della cultura del dialogo tra i popoli, al fine di favorirne la reciproca conoscenza e la valorizzazione dei loro patrimoni culturali. Nei primi anni di vita, il Centro si è concentrato sui problemi dei Paesi in via di sviluppo, organizzando numerose iniziative (conferenze, dibattiti, borse di studio, pubblicazioni etc.) tra le quali sono da ricordare:

Il Premio Internazionale “Liguria - Tecnologia per lo Sviluppo”, volto a promuovere la ricerca scientifica e tecnologica, a diffondere tecnologie e metodologie di intervento per favorire lo sviluppo economico e sociale dei paesi in via di sviluppo; Il Premio internazionale “Genova - Sviluppo dei Popoli”, volto a sottolineare il valore di persone distintesi nel promuovere lo sviluppo economico e culturale delle comunità del Terzo Mondo.

Dopo un periodo di inattività, i soci del Centro, ed in particolare il dott. Riccardo Garrone, ritenendo che esistessero le condizioni per un rilancio, hanno dato nuovo impulso al Centro, aggiungendo alla prima denominazione La Maona, al fine di sottolineare il radicamento del Centro alla storia culturale della Città di Genova.

Il dott. Riccardo Garrone è stato Presidente d'Onore fino al 2011 invece alla Presidenza si sono succeduti , il dott. Francesco Pellati, l’ing. Davide Viziano, e il dott. Giovanni Grimaldi, mentre alla Presidenza del Comitato Scientifico al dott. Lorenzo Rixi si sono succeduti il prof. Stefano Monti Bragadin, il prof.Luca Gandullia, il prof. Michele Marsonet, l'architetta Sonia Maria Lanzarotti e al momento deve essere ancora eletto il nuovo presidente.

Direttore è stato nominato il dott. Franco Monteverde, tuttora in carica, mentre alla responsabilità di Tesoriere è stato chiamato il dott. Giorgio Mosci che ricopre anche la funzione di vice presidente.

La Maona ha affrontato i temi della riforma dello Stato in senso federalista, del rilancio economico della Regione - in particolare del triangolo Alessandria-Genova-Savona, della montagna e del turismo - della difesa e rilancio dei valori delle tradizioni e il dialogo tra le religioni.

In questa direzione, ha proposto alcuni disegni di legge regionali, quali il progetto Appennino, una proposta di Statuto regionale basato sui cantoni e la difesa della lingua genovese e delle parlate liguri.

Di fronte alla crisi economica di questi ultimi anni ha intavolato numerosissimi dibattiti coinvolgendo istituzioni, economisti, imprenditori e società civile al fine di trovare soluzioni concrete per la città e approfondire i nuovi problemi emergenti. Ha affrontato temi scottanti quali l'acqua pubblica, il Terzo Valico, il debito pubblico, il traffico cittadino, il piano di sviluppo e il piano nazionale per le città di Monti, la crisi dell'edilizia.

Ha lanciato nuovi progetti come un giardino botanico a Villa Durazzo Pallavicini e un nuovo Statuto per la futura città metropolitana.