Consuntivo e programmi

Il Centro, al quale aderiscono 40 soci - imprenditori, professionisti e docenti universitari - ha organizzato nell’arco di 13 anni di attività ben centosessanta manifestazioni, affermandosi così nella vita culturale della Città e della Regione.

E’ stata intessuta una rete di collaborazioni con Regione Liguria, Provincia Comune di Genova, con la Camera di Commercioe le organizzazioni imprenditoriali, in particolare Confindustria, consentendo di organizzare molte iniziative nelle sale di rappresentanza pubbliche. 

Per l’evento Genova capitale europea della Cultura 2004”La Maona è stata una delle protagoniste sollecitando il coinvolgimento di numerose associazioni e di singoli intellettuali ed ha proposto l’organizzazione di alcune manifestazioni di valenza internazionale che sono state raccolte da importanti istituzioni cittadine e sono state inserite nei programmi ufficiali, quali un Convegno sul Banco di San Giorgio e un Convegno sul ruolo delle città porto europee del processo di unificazione politica del continente.Abbiamo apertol'anno 2012con il convegno Le opere, l'avvio dei cantieri delTerzo Valico un potente traino per il settore delle costruzioni

che ha visto coinvolti il Sindaco Marta Vincenzi, Luigi grillo, senatore, Mario Tullo, deputato e tutte le istituzioni coinvolte nell'opera pubblica oltre che la cittadinanza.  Abbiamo lanciato una nuova proposta di Statuto in vista della città metropolitana

e in attesa dell'abolizione delle Province, chiedendo alle istituzioni di esprimersi in merito.

Abbiamo lanciato un nuovo progetto di giardino botanico al fine di recuperare Villa Durazzo Pallavicini e Villa Doria, che prevede incentivi economici per il suo rilancio e anche in questo caso coinvolgendo il Sindaco Marta Vincenzi, il Municipio Mediolevante, l'Università di Genova e la cittadinanza di Pegli.

Abbiamo organizzato tre giorni di Festival dedicato alla Rosa con presentazioni, concerti e esposizione di vivaisti, per valorizzare Via Cairoli e aprire al pubblico i Palazzi di Via Garibaldi. 

In merito al piano di sviluppo e al piano nazionale della città presso la sede di Confindustriaabbiamo chiesto alle istituzioni e all'ASSEDILdi avere un confronto per affrontare temi attuali quali la messa in sicurezza della Val Bisagno e il progetto per un giardino botanico a Pegli a Villa Durazzo e a Villa Doria.

Con la collaborazione di Assedil ci siamo interrogati durante un dibattito su possibili interventi per rilanciare l'edilizia in profonda crisi, anche in questo caso coinvolgendo le istituzioni.

Abbiamo inoltre presentato autori significativi pubblicati da case editrici del nostro territorio come Il Canneto, e LiberodiScrivere, valorizzando locali come Cambi Cafè e Nouvelle Vague. Abbiamo intessuto una proficua collaborazione con BJ Liguria Business Journal e con il direttore della rivista Mario Bottaro che ha partecipato attivamente alle nostre iniziative.  Abbiamo dato seguito ad una altrettanto proficua collaborazione con l'Istituto Bruno Leoni e il suo direttore ricerche e studi Carlo Stagnaro.

In tal modo ci siamo proposti alla città quale punto di riferimento per chiunque portasse avanti progetti, nuove idee e sollecitazioni che abbiamo stimato importanti ed interessanti.

Infine siamo stati sempre a fianco di altre organizzazioni culturali perchè non arretrasse e venisse meno il loro impegno a favore di Genova. 

 

Per l'anno 2013  vorremmo discutere su alcune questioni sulle quali abbiamo già pensato di organizzare delle iniziative di respiro nazionale nei prossimi mesi. Una sul ruolo delle siderurgia nel nostro Paese: le vicende drammatiche dell’Ilva hanno mostrato non solo l’abbandono in cui la questione siderurgica è stata lasciata per anni, quasi che non si trattasse di una specializzazione produttiva determinante per sostenere l’industria manifatturiera nel nostro Paese e che l’inquinamento provocato dagli impianti fosse un castigo di Dio cui non era possibile far fronte. Una seconda sul progetto degli Erzelli che costituisce una reale possibilità di ridare alle attività manifatturiere un ruolo nella città e nel Paese insostituibile, facendo conto di quella che viene chiamata industria delle conoscenze. Se ne è discusso molto, ma occorrerebbe una progettazione delle infrastrutture della mobilità essenziali e che non possono essere lasciate solo alla responsabilità del Comune di Genova, ma devono necessariamente coinvolgere non solo la Regione, ma anche le Ferrovie, che non possono non comprendere nel progetto di riordino e potenziamento del polo ferroviario genovese un collegamento diretto con l’aeroporto e la realizzazione di una stazione che permetta di accedere in tempi rapidi sia all’aeroporto stesso sia alla collina degli Erzelli. Esiste infine la questione del modo in cui la nostra città può partecipare all’evento dell'expo del 2015 a Milano il che significa riprendere il discorso su come le tre città dell’antico triangolo industriale possano dialogare tra loro per ridare alla struttura produttiva dell’area più dinamica del Paese un ruolo internazionale. E non si tratta solo di dare avvio con decisione a quelle opere infrastrutturali che attendono da decenni di essere realizzate, dal terzo valico alla gronda autostradale, ma anche di riformulare una proposta di sviluppo che accresca l'interscambio con i Paesi dell’Oltremare, oggi trainanti del sistema produttivo mondiale.

Inoltre abbiamo progetti antichi che dovremmo riprendere come quello che prevede lo spostamento di Porta Pila e quello di rilancio di un giardino botanico a Villa Durazzo e nuovi e stimolanti progetti su: traffico cittadino (con studi di nuovi parcheggi e piste ciclabili), sviluppo economico e nuove risorse.