RICORDO DI ATTILIO SARTORI

Insieme agli amici, alla famiglia, e a tutti coloro che lo hanno apprezzato, La Maona desidera ricordare ATTILIO SARTORI

per l'occasione, in collaborazione con la casa editrice Liberodiscrivere,
presenterà l'ultimo volume "SANTA TERESA SBADIGLIA"

Lunedì 17 febbraio alle ore 17.30
presso la sala del Camino a Palazzo Ducale

Saluti: Antonello Cassan, editore, Franco Monteverde, direttore La Maona

Partecipano: Viana Contri, critica d'arte e giornalista, Silvio Ferrari, scrittore, Giuliano Galletta, giornalista

 

 

Foto di Giorgio Bergami

Attilio Sartori il 6 dicembre 2000 durante la presentazione del volume "le nostre vie si incontrano all’orizzonte" di Michail Gorbaciov e Daisaku Ikeda, Presidente della Soka Gakkai Internazionale, edizioni Sperling & Kupfer, con la collaborazione della Provincia e della Soka Gakkai. Foto di Giorgio Bergami

Foto di Gianni Ansaldi

Teresa è una Santa metropolitana del terzo millennio. Se sbadiglia fa miracoli e sbadiglia moltissimo in faccia all'ovvio e al quotidiano.

Si scopre Santa per noia. Il suo ragazzo, Fil, la indottrina di letture razionali e non teme i suoi prodigi. L'incontro con Leo dal petto sanguinante si trasforma in un gioco: attraverso i poteri di Teresa cercare di sgominare il marcio del mondo, smascherare la falsa informazione. Fermare corruzione a mafia. Leo sa come. Teresa è "l'attesa del miracolo" o "attesa dal miracolo", fugge alle trappole, persino delle pagine scritte. Le cavalca e con un guizzo le abbandona: porta il lettore fuori dal reale, lo sublima e improvvisamente lo fa ripiombare a terra in una serie di avventure che si trasformano in ciclopici sbadigli.

Ma Teresa è una Santa e quindi parla con Dio? I mass media vogliono catturare la Voce di Dio. Tutti lo vogliono sapere per ottenere i propri benefici. Riuscirà la Santa della noia a liberarci, a liberarsi?

 

 

ATTILIO SARTORI nasce a Genova, insegnante di lettere, scrive la prima Grammatica Strutturale IL SEGNO E IL SENSO (Sartori - Marchese Ediz.Principato 1977) che viene adottata nell’insegnamento delle scuole medie inferiori e superiori su tutto il territorio italiano.

 

Ma Sartori è ricordato per i suoi memorabili 10 anni di Assessorato alla Cultura a Genova (1975-’85). Genova in quegli anni conobbe una Cultura che Sartori volle di respiro europeo e transoceanico con mostre, cinema, poesia e eventi provenienti dal mondo.

 

Nessuno dimenticò quei 10 anni di coraggiosissima avanguardia. Nessuno dimenticò in

cuor suo Sartori che per un bene comune scordò i propri talenti personali. Pubblicò solo molto più tardi, fuori dai giochi, un suo romanzo: LA MOSCA BIANCA (De Ferrari 2005) e afflitto da maculopatia porse con mani, sempre incerte per ciò che lo riguardava, SANTA TERESA SBADIGLIA.

 

Il vero pensiero profetico è il suo che scrive Santa Teresa sbadiglia negli anni ‘90 e già ha visione della speculazione e della volgarità dell’ovvio che si stava preparando a investire il mondo come uno tsunami.

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