Volo libero sul 30 giugno 1960 a Genova

 

martedì 27 settembre 2011 alle ore 17,30

presso la Sala dei Chierici della Biblioteca Civica Berio
 
in Salita al Seminario, 16, a Genova


siamo lieti di presentare il volume

 

VOLO LIBERO SUL 30 GIUGNO 1960 A GENOVA

 

di

Franco Monteverde

 

 

Redazione Editore

 

 

Saluti

Giovanni Grimaldi, presidente La Maona

 

Raimondo Ricci, presidente IlSREC
 

Intervengono con l’autore

Claudio Burlando, presidente Regione Liguria

Renzo Miroglio, segreteraio generale Cgil Liguria

Massimo Bisca, presidente anpi

 

Roberto Cassinelli, deputato

Silvio Ferrari, scrittore

Francesco Lalla, difensore Civico

Giuseppe Pericu, avvocato

 

Moderatore

Wanda Valli, giornalista, Il Lavoro La Repubblica

Luciana Lanzarotti leggerà alcuni brani tratti dal volume


Che cosa accadde a Genova il 30 giugno 1960? La protesta contro il congresso del Msi che doveva tenersi in città fu una “rivolta di piazza”, un tentativo di insurrezione? Partendo dalla proposta del sindaco di Genova Marta Vincenzi di intolare una strada a quella data, Franco Monteverde, ha scritto questo pamphlet che unisce ricordi e aneddoti personali, testimonianze, profili di personaggi in buona parte scomparsi, fatti storici, documenti. Lo scopo preciso: invitare anche chi si sta opponendo a quella proposta di aderire, riconsiderandone il senso e leggendola come elemento di un robustissimo filo rosso che collega tra loro avvenimenti indissolubilmente legati alla storia di Genova. Insurrezioni popolari che, dal Cinquecento in poi, vengono interpretate nella stessa chiave: il rifiuto di una prepotenza che arriva dal di fuori, e la difesa di un patrimonio di valori e di libertà ritenuti ormai definitivamente acquisiti. Valori questi che, anche storicamente, erano vivi e sentiti profondamente dalle élite e dai ceti popolari; valori pronti a riemergere improvvisamente in caso di bisogno.
Sotto questa nuova chiave interpretativa, il 30 giugno 1960, diventa un tassello che ricorda una serie di sommosse – tutte volte a ristabilire la dignità di uno spirito libero e della parola data – che partire dal 1507, con la sommossa delle cappette, transita nella ribellione contro le prepotenze di Carlo Emanuele I di Savoia e nella rivolta di Balilla del 1746, fino al 1799 e al 1849 (con il sacco di Genova messo a segno da la Marmora), raggiungendo lo sciopero del 1900, gli scioperi del 1944 e la Resistenza.
Letta in questo modo – propone Monteverde – la data del 30 giugno 1960 potrebbe finalmente essere liberata da una gabbia ideologica che l’ha condannata a essere un simbolo di libertà per una sola parte della città, impedendole di essere vissuta come un capitolo di una storia fatta di sommosse popolari volte a difesa della libertà che potrebbe addirittura iniziare quando i Liguri, indomabili, si batterono per decenni per salvare la loro libertas, messa in pericolo dalle legioni romane. 


Franco Monteverde (Genova 1933) studioso di eventi politici e sociali, è stato dirigente politico e amministratore del Comune di Genova e direttore dell'Istituto Gramsci Ligure. Ha pubblicato “La città mutante. Demografia e risorse di Genova” (Sagep 1984); “Le dinamiche demografiche in storia d'Italia. Le ragioni dall'unità ad oggi” (Einaudi 1995); “I liguri. Un'etnia tra Italia e Mediterraneo” (Vallecchi, 1995); “Sovranità e autonomie mediterranee. Genova e la Liguria” (Vallecchi, 1997); “Liguria Sovrana” (De Ferrari, 1999); “L'oltregiogo. Una terra strategica per l'Italia” (De Ferrari, 2006); “Il Limonte” (De Ferrari, 2009). Dal 1998 è direttore del Centro internazionale di Cultura La Maona.


 

In copertina: manifestazione in Via XX Settembre a Genova, 30 giugno 1960

(Archivio storico de Il Corriere Mercantile)

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